Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Nel 1939
va di moda la canzone "Mille lire al mese", cantata da
Gilberto Mazzi. Tanto è il successo che nello stesso anno fanno un film
che prende spunto proprio da questa canzone. 1000 lire in quell'epoca
non erano male: per regolarsi dobbiamo pensare che in quell'anno
un insegnante guadagnava 50 lire al mese. Sì, ma gli insegnanti non
hanno mai guadagnato un granché... Negli anni Settanta invece Lucio Battisti canta "Per una lira": anche questa canzone è stato un grande successo. Non ci vengono in mente altre canzoni con la parola lira nel titolo: ma certamente la lira si trova molte volte nei testi. Ci ricordiamo in particolare di canzoni di Fabrizio de André dove le lire si trovano qualche volta riferite al pagamento di prostitute. |
MILLE LIRE AL MESE Che disperazione, che delusione dover
campar, Se potessi avere mille lire al mese, Ho sognato ancora, stanotte amore l'eredità |
PER UNA LIRA Per una lira |
Fabrizio de André (Carlo
Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers) Fabrizio de André (Città
vecchia) |
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Se
i protagonisti delle canzoni si accontentavano di pochi spiccioli, nei
fumetti si puntava molto più in alto, addirittura a un milione di lire. Con un lieto fine e il regalo di un milione di lire si concludevano infatti le avventure del Signor Bonaventura, il protagonista di un fumetto realizzato da "Sto", ossia Sergio Tofano (1886 – 1973), uno dei più grandi attori del Teatro italiano, regista, scenografo e costumista, commediografo, umorista e scrittore per bambini, illustratore e disegnatore di moda e di pubblicità (negli anni Venti ha collaborato regolarmente con una sua pagina di disegni satirici alla rivista americana Vanity Fair). Il fumetto è apparso dal 1917 al 1955, e poi dal 1970 fino alla morte dell’autore, su Il Corriere dei Piccoli (supplemento per i bambini del "Corriere della Sera"). Il Signor Bonaventura, che con il suo vestito rosso e bianco ricordava molto Pulcinella, è stato seguito e amato da almeno 4 generazioni di lettori e la frase di inizio di ogni fumetto ("Qui comincia l’avventura del signor Bonaventura") è nota a tutti gli italiani dai trent'anni in su. |