Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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I pavimenti delle domus (case signorili in città) e delle ville (case fuori città) romane erano spesso decorati con mosaici. In genere la maggior parte dello spazio era coperto da un tipo di mosaico chiamato opus tessellatum, fatto con cubetti o tessellae (tessere) di pietra, marmo o cotto e di dimensioni abbastanza grandi (fino a 2 cm. di lato), con tessere che formavano motivi vegetali o geometrici. All'interno di questo pavimento musivo potevano essere inseriti dei veri e propri "quadretti" chiamati emblemata (singolare: emblema), sempre in mosaico ma di un tipo molto raffinato chiamato opus vermiculatum: realizzato con tessere policrome di dimensioni molto piccole (fino a 63 tessere in 1 cm quadrato), che permettevano di rappresentare le figure in modo molto dettagliato e con tutte le possibili sfumature e passaggi di colore. Protagonisti di questi emblemata erano spesso gli uccelli. Eccone alcuni esempi: |
Mosaico con colombe che bevono in una coppa -Napoli Museo Archeologico |
Mosaico
con combattimento di galli |
Mosaico con pappagalli e colomba su una coppa -Napoli Museo Archeologico |
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Particolare con una fontana e due colombi e, |
in alto: usignolo e rosa
gallica in basso: quaglia |
in alto: rondine e alloro in basso: gazza |
Negli affreschi della Domus del Bracciale d'Oro a Pompei (sopra), come in quelli della Villa di Livia a Prima Porta (sotto) il cielo è di colore turchese; gli alberi, i fiori, gli uccelli, i frutti sono disegnati in modo realistico e dettagliato, usando un colore pastoso e poco diluito; invece ramoscelli e foglie sono schizzati con tratti rapidi e con colori tenui. Ci sono molte sfumature del colore verde: i pittori sono attenti sia alle caratteristiche della specie botanica sia al modo in cui la luce colpisce le piante (in pieno o radente); considerano anche se alberi e cespugli si trovino alla luce del sole o all'ombra. Tutto questo imprime grande freschezza e naturalezza al paesaggio. |
Villa di Poppea a Oplontis-Torre
Annunziata, Napoli (I secolo d.C.) |
Triclinio estivo della Villa di Livia a Prima Porta,
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in alto:
pavone |
in alto:
visione generale del triclinio della villa |