Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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L'espressione una
vittoria di Pirro ha un significato negativo: vuol dire che uno
scopo è stato raggiunto pagando però un prezzo troppo alto, così alto
da rendere quasi inutile, se non dannosa, la vittoria ottenuta. Tutto nasce da un fatto storico. Pirro era il re dell'Epiro (la moderna Albania). Uomo ambizioso, diceva di discendere dall'eroe greco Achille ed era soprannominato "l'aquila". Nel 280 a.C. la città di Taranto gli aveva offerto di guidare la guerra contro Roma, che era iniziata due anni prima, e il trentottenne re aveva accettato. Era sbarcato in Italia con 30.000 mercenari e 30 elefanti e col suo esercito si era attestato presso Eraclea, in Lucania. |
Ad Eraclea si era svolto il primo scontro tra le legioni romane e le truppe epirote. Una battaglia violenta e sanguinosa conclusa in favore di Pirro non solo per il coraggio dei suoi mercenari ma soprattutto per l'uso di un'arma "segreta": gli elefanti. I romani non avevano mai
visto questi animali, tanto che inizialmente li avevano scambiati per dei
grandi buoi tipici del posto (buoi lucani). Gli elefanti portavano in groppa una torretta con dei soldati
che potevano colpire dall'alto i loro avversari; inoltre, con la loro
grande mole creavano scompiglio
sul campo di battaglia. |
coinvolgendo anche gli altri
pachidermi e causando caos e distruzione tra i vincitori. La vittoria aveva avuto un prezzo grandissimo: si dice infatti che Pirro, invece di festeggiare, era stato preso dallo sconforto. L'avventura del re dell'Epiro contro Roma non avrà un esito positivo: dopo numerosi scontri militari il re era tornato in patria e lì era morto nel 273 a.C., in un modo alquanto stupido: colpito da una tegola lanciatagli in testa da una vecchia di Argo. Roma, sua grande rivale, in quegli anni completava l'occupazione dell'Italia meridionale (Magna Grecia) e la stessa Taranto, dopo la morte di Pirro, si era arresa spontaneamente, riconoscendo il predominio dell'Urbe. |