Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione

FACCETTA NERA

Il testo di uno di più celebri canti fascisti

  

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Se tu dall'altipiano guardi il mare,
moretta che sei schiava fra gli schiavi,
vedrai come in un sogno tante navi
e un tricolore sventolar per te.

Faccetta nera, bell'abissina
aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
quando saremo insieme a te
noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.

La legge nostra è schiavitù d'amore,
il nostro motto è libertà e dovere,
vendicheremo noi camicie nere
gli eroi caduti liberando te!

Faccetta nera, bell'abissina
aspetta e spera che già l'ora si avvicina!
Quando saremo insieme a te,
noi ti daremo un'altra legge e un altro Re.

Faccetta nera, piccola abissina,
ti porteremo a Roma, liberata.
Dal sole nostro tu sarai baciata,
sarai in Camicia Nera pure tu.

Faccetta nera, sarai Romana,
la tua bandiera sarà sol quella italiana!
Noi marceremo insieme a te
e sfileremo avanti al Duce e avanti al Re!
 

1935-1936: nonostante l'"embargo" decretato dalla Società delle Nazioni contro l'Italia, l'esercito di Mussolini parte per l'Abissinia e, accompagnato da un poderoso apparato di propaganda, conquista il suo impero.
Probabilmente sono gli anni in cui il fascismo raggiunge il massimo del consenso popolare: a gran parte della gente quella guerra infatti appariva giusta perché apriva le porte a grandi masse di contadini desiderosi di andare a dissodare quelle terre e a "civilizzare" l'arretratissimo popolo etiope.
Il mito degli "italiani brava gente" raggiunge allora il suo punto più alto. E le foto delle donne africane (che non aspettavano altro che il maschio conquistatore italiano!!)
si diffusero in tutta la nazione.
La canzone "faccetta nera" rispecchia bene lo spirito di quel tempo.