Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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Per
qualche giorno, dopo la morte di Gaber, la televisione lo ha descritto nel
modo più "angelico" possibile, i politici hanno tutti ricordato "quanto
era bravo", le radio hanno trasmesso le sue canzoni più comiche e
divertenti. Chissà perché hanno tutti dimenticato di trasmettere e di
parlare di questa canzone che è stata sempre proibita dalla radio e dalla
televisione italiana: anzi, era considerata così pericolosa che nessun
discografico ha voluto pubblicarla! Gaber l'ha perciò prodotta in proprio
e il disco ha per questo avuto un sistema di vendita molto particolare
(non si trovava normalmente nei negozi ma circolava quasi
"clandestinamente"). Perché la canzone è così terribile? Perché in anni in
cui il terrorismo delle Brigate Rosse rapisce, uccide e commette crimini
(solo nel 1978 era stato assassinato Aldo Moro, il Presidente della
Democrazia Cristiana), Gaber dice che "a dio i martiri non gli hanno fatto
mai cambiare giudizio": quindi, anche se non è giusto sparare e uccidere
lui lancia un'invettiva feroce contro quelle stesse persone e parti
politiche che spesso sono vittime del terrorismo. |
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Io se fossi dio:
Il richiamo letterario è a un noto sonetto "arrabbiato" di Cecco
Angiolieri (vissuto circa tra 1260 e il 1313): "S'io fossi fuoco". Il sonetto dice: S'io fossi fuoco arderei il mondo / s'io fossi vento lo tempesterei / S'io fossi acqua l'annegherei / S'io fossi dio manderei il en profondo. / S'io fossi Papa sarei allor giocondo / tutti i cristiani imbrigherei / S'io fossi imperator sa' che farei? / A tutti mozzerei lo capo a tondo. / S'io fossi morte andrei da mio padre / S'io fossi vita fuggirei da lui. / Similamente farei con mia madre /S'io fossi Cecco come sono e fui / Torrei le donne giovani e leggiadre / e vecchie e laide lasserei altrui. sennò: parola non comune nella lingua scritta, ma frequentissima nel parlato. Significa "altrimenti, in caso contrario". Viene da "se + no" fregare: il verbo fregare in italiano può avere diversi significati. In questo caso ha il senso di "imbrogliare, prendere in giro" sarei davvero in ogni luogo: c'è un riferimento alle vecchie regole del catechismo che studiano i bambini a scuola. Alla domanda "Dov'è Dio?", il catechismo impone la risposta "Dio è in cielo, in terra e in ogni luogo". pur sapendo: la costruzione "pur + gerundio" serve per introdurre una frase concessiva. Questo significa che "pur sapendo" può essere sostituito da un "anche se sa" oppure "sebbene sappia" Sweda: è la ditta che produce strumenti di precisione come bilance o registratori di cassa. sono troppo invischiato nei vostri sfaceli: sono anche io come voi, troppo partecipe dei vostri stessi problemi coglione: una delle più comuni parolacce della lingua colloquiale. In questo caso ha il senso di "stupido" alambicchi della ragione: "alambicco" è una parola di origine araba che si riferisce a uno strumento di distillazione. In senso figurato gli "alambicchi della ragione" sono ragionamenti complicati e cervellotici, un modo di pensare così contorto che non può portare a nessuna conclusione. mando giù qualcuno: si riferisce evidentemente a Gesù Cristo, figlio di Dio, mandato giù in terra dal padre alla gente piace interpretare: il riferimento è alla Chiesa che interpreta il messaggio di Gesù Cristo fa ancora più casino: espressione colloquiale che significa "fare confusione, perdere il senso del logico" cazzate: modo di dire volgare per "stupidaggini, sciocchezze" c'ha, c'hanno: nel parlato il verbo "avere" è spesso preceduto dalla particella pronominale ci neanche se lo sogna: modo di dire. Significa che "neanche si può immaginare", "superiore a ogni aspettativa" stramaledirei gli inglesi come mi fu chiesto: lo slogan "Dio stramaledica gli inglesi!" era molto noto in età fascista ed era stato inventato dal giornalista Mario Appelius, autore di altre battute che hanno goduto (e tuttora godono, visto che vengono ancora citate) di grande popolarità. Fra queste - ancora oggi usata ironicamente come sinonimo di "Inghilterra" - l'espressione "la perfida Albione" (dal personaggio che secondo la leggenda è all'origine stessa del popolo inglese) africanisti: qui per africanisti si intende chi fa parte di associazioni che si occupano di aiuti per l'Africa. militanza: la militanza sono tutti quelli che "militano" attivamente - e credendoci - in un determinato gruppo politico misticanza: la misticanza è un tipo di insalata. Ma in questa frase Gaber fa un gioco di parole mettendo spregiativamente il suffisso -anza (lo stesso di militanza) alla parola "mistico". Per cui la "misticanza" suona qui come "i religiosi, i mistici, gli idealisti" volteriani: i seguaci di Voltaire, quindi le persone "illuminate" e molto razionali. gli schiaffi appiccicano al muro: modo di dire. Uno schiaffo violento (così violento che può "attaccare" o "appiccicare" al muro la persona colpita)
dove cogli, cogli sempre bene:
se tutti i giornalisti sono pessimi, puoi colpire a caso fra loro e dove
colpisci (dove cogli), colpisci sempre bene. vi buttate: "buttarsi" significa rischiare, entrare in una situazione senza sapere come andrà a finire. Qui naturalmente è usato in senso ironico (i giornalisti non rischiano niente, intende dire Gaber) cannibali:è usato in senso figurato: i giornalisti vivono "mangiando" altri esseri umani. necrofili: letteralmente "amante dei morti": Gaber intende dire che è grazie ai morti che i giornalisti si guadagnano lo stipendio deamicisiani: Edmondo de Amicis (1846-1908) è uno scrittore italiano che è diventato famoso per il libro "Cuore", pubblicato nel 1886, una raccolta di storie "strappalacrime" e edificanti, piene di sani principi e di moralismi. De Amicis in realtà era uomo ben diverso (il libro "Cuore" l'aveva scritto per soldi e basta). Ma per via di quel libro dal suo cognome è stato tratto l'aggettivo negativo "deamicisiano" riferito a chi vuole far piangere, provocare commozione e a chi ha il "gusto della lacrima". vi buttate: qui il verbo "buttarsi" ha un significato più letterale: significa "vi gettate, andate ansiosamente alla ricerca di". vabbe': formula usata specialmente nel parlato per dire "va bene" superstizione della democrazia: espressione di grande violenza questa che definisce la democrazia come "superstizione". chiuderei la bocca: altra espressione violentissima perché chiudere la bocca a qualcuno può significare "non farlo parlare", ma anche "ucciderlo". tra le palle: espressione volgare ("palle" infatti è la forma colloquiale per dire "testicoli": quindi la forma più "accettabile" per esprimere lo stesso pensiero è "tra i piedi"). Significa essere presente in modo da costituire un intralcio (in forme tipo "quando lavoro non voglio bambini tra i piedi!") untuosi democristiani:la D.C. (Democrazia Cristiana) è stato il partito di maggioranza relativa dal dopoguerra fino alla sua dissoluzione negli anni Novanta. I suoi esponenti sono definiti da Gaber "untuosi" cioè viscidi, falsi, ipocriti. grigi compagni: "compagno" è il calco sul russo "tovarich" ed è il modo in cui si chiamano fra loro i comunisti; grigi nel senso di "burocrati", senza più una coloritura politica precisa. piccì: è il P.C.I., il partito comunista italiano, secondo partito italiano dal dopoguerra fino alla sua trasformazione negli anni Novanta. Platone: il filosofo greco che nel suo ideale di Repubblica immagina che i filosofi si occupino della politica. tutto tondo: detto di una persona, "tondo" può significare grasso (per aver mangiato troppo) e sazio, sereno e incosciente, anche semplice, capace di rimbalzare come una palla e, in questo caso, di scivolare sul terreno e sulle parole. compagno radicale, la parola "compagno" non so chi te l'ha data: il partito radicale, negli anni Settanta e Ottanta portava avanti ideali e rivendicazioni progressiste (in particolare promuovendo numerosi referendum per i diritti civili, come la richiesta di avere il diritto al divorzio o all'aborto). Per questo spesso era su posizioni di sinistra e non di rado, tra loro, i radicali si chiamavano "compagni", come i comunisti. tanto ormai è squalificata: Gaber ironizza sul fatto che i radicali tra loro si chiamino "compagni" e dice che in fondo, anche se non dovrebbero chiamarsi così, tutto sommato va bene perché ormai la parola "compagno" non significa più niente, nemmeno per i comunisti. D'altra parte sembra quasi che Gaber preveda che i radicali sarebbero passati su posizioni di centro-destra (cosa che avviene poi con i più recenti governi Berlusconi). cavalcatore di ogni tigre: cavalca la tigre chi, quando c'è una protesta o una rivendicazione sociale, cerca di mettersi alla testa dei manifestanti per trarre vantaggio da un eventuale successo. In fondo significa anche "opportunista". questo gran casino: espressione molto parlata per dire "situazione di grande confusione e incertezza" si spara un po' a casaccio: qui Gaber allude al gruppo terroristico Brigate Rosse che hanno cominciato a uccidere i "nemici" di classe sparando "a casaccio", cioè a caso, senza nemmeno avere un programma o un obbiettivo politico preciso si riempiono le galere di gente che non c'entra un cazzo: Gaber dice che nello stesso tempo la polizia ha messo in galera molte persone innocenti, gente che non c'entra niente (non c'entra un cazzo è forma volgare) un altro referendum: negli anni Ottanta e Novanta i radicali hanno richiesto di avere decine di referendum su un gran numero di questioni sociali, fino a provocare in qualcuno una specie di rifiuto per il referendum stesso. dov'è che i cani devono pisciare: provocazione forte quella di Gaber: facciamo anche un referendum per stabilire dove i cani possono fare pipì? con le vostre spensierate alleanze: per molti anni il Partito Socialista Italiano è stato "l'ago della bilancia" della politica italiana: pur essendo piccolo - infatti - era determinante per la costruzione di una maggioranza. garofano rosso e soli nascenti: gli anni Ottanta sono infatti stati anni in cui i socialisti (guidati dal leader Bettino Craxi) hanno avuto un grande potere (garofano rosso e sole nascente sono simboli del partito) perché non è comparsa ancora l'altra faccia della medaglia: Gaber risponde qui alla critica che molti potrebbero fargli: perché parli solo di una parte di mali della nostra società e non parli di altri, del terrorismo in particolare? Simpatizzi forse con le Brigate Rosse? dalle masse sono riusciti ad ottenere lo stupido pietismo per il carabiniere: le Brigate Rosse, uccidendo Carabinieri e Poliziotti non hanno fatto altro che creare movimenti di simpatia e di solidarietà proprio verso quello Stato che vogliono combattere. Quando "le masse" sentono in un notiziario che un giovane Carabiniere è stato assassinato, naturalmente provano per lui un forte senso di pietà. mi hanno tolto il gusto di essere incazzato personalmente: visto che le Brigate Rosse fanno queste cose io non ho più il diritto di incazzarmi (arrabbiarmi, prendermela con) questo Stato perché ora ogni volta che io manifesto la mia rabbia sembra che voglia difendere i terroristi. i brigatisti militanti siano arrivati diritti alla pazzia: in questa frase c'è certamente una presa di posizione dura contro le Brigate Rosse, ma in un certo senso anche una giustificazione dei loro "ideali" di partenza. a Dio i martiri non gli hanno mai fatto cambiare giudizio: e qui arriviamo alla parte più dura della canzone. Anche se le Brigate Rosse e i terroristi hanno commesso dei crimini uccidendo politici e uomini delle istituzioni, io non cambio il mio giudizio su quei politici e su quegli uomini. Li criticavo quando erano vivi e voglio continuare a farlo ora che sono morti.
un politicante qualunque, se gli
ha sparato un brigatista, diventa "l'unico statista":
quando un politico muore assassinato, compagni di partito e perfino
avversari corrono a elogiarlo, a dire che era un grande "uomo di stato",
forse "l'unico statista". Aldo Moro: Gaber arriva a fare nome e cognome della persona di cui parla. Oggi forse si sente solo in parte la violenza di questo attacco. Ma nel 1980, a due anni dalla morte di Moro, sentire queste parole contro chi era da tutti considerato un "martire", era davvero scioccante. resta ancora quella faccia che era: l'attacco viene ripetuto ancora più forte e perfino più personale: la faccia di Moro non mi piaceva prima e non mi piace ora, dice Gaber, consapevole che queste parole possono perfino mandarlo in galera. |