Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma

 
 

Roberto Tartaglione e Giulia Grassi

 

GUARDIE E LADRI

 
 
Una lettura sui falsi in arte e in archeologia: chi li fa e chi li scopre
Esercizi con SOLUZIONE
Un "falso" letterario: un brano di Michele Serra scritto "con lo stile" di Oriana Fallaci: Un pulcino mai nato (livello intermedio)

 

livello elementare 2


  
I falsari d'arte sono sempre esistiti: persone in grado di dipingere o di scolpire "alla maniera di..."; o capaci di riprodurre perfettamente una ceramica  greca, un gioiello medievale, una coppa d'argento rinascimentale.
E sempre sono esistiti i cacciatori di falsi: persone in grado di capire l'autenticità o meno di un'opera d'arte, qualche volta con la sola osservazione visiva (bisogna essere molto bravi!!) qualche altra volta utilizzando gli strumenti della tecnologia.
Insomma, una specie di "guardie e ladri" della bellezza.    
 
Federico Zeri, grande storico dell'arte, è stato una delle "guardie" più famose. Ha insegnato in Europa e negli Stati Uniti (Harvard e Columbia University), ed è stato consulente di molti importanti musei (ad esempio il Paul Getty Museum di Malibu). Nell'aprile del 1997 è stato ammesso all'Academie des Beaux-Arts di Parigi: uno dei 15 
membri stranieri e l'unico italiano. Un anno prima di morire.
Eppure, questo straordinario conoscitore d'arte è stato poco amato ed apprezzato in patria, nell'ambiente universitario italiano: forse perché era molto critico nei confronti delle istituzioni culturali ufficiali (e lo diceva apertamente), forse perché in televisione parlava di arte vestito non in giacca e cravatta ma con lunghe tuniche "anti accademia".
 
Aveva un fiuto eccezionale per l'arte: ha scoperto molte opere false, provocando in alcuni casi un vero terremoto tra "gli addetti ai lavori".

Nel 1983, quando era consulente al  Paul Getty Museum di Malibu, Zeri ha cercato di non far acquistare dal museo la statua di un kouros (giovane vittorioso), considerata un originale greco del 530 a.C., perché la riteneva un falso. Non lo hanno ascoltato ed hanno speso ben 7 milioni di dollari. Nel 1990 la statua è stata ritirata dall'esposizione: Zeri, che per questa vicenda si era dimesso da garante del Getty, aveva ragione. Per capire che la statua era un falso, Zeri l'aveva anche "assaggiata": diceva infatti che gli acidi, i solventi e i coloranti restano nelle sculture per decenni e quindi leccando il marmo si può capire se sono state usate sostanze per dare una "patina antica".

È stato anche il primo a smascherare le false sculture di Modigliani. Nel 1984 nel Fosso Reale di Livorno erano state trovate due teste scolpite. Moltissimi critici e studiosi d’arte le hanno subito attribuite al pittore e scultore livornese Amedeo Modigliani (1884-1920); la tesi 

Falso Kouros greco acquistato nel 1983 dal Paul Getty Museum di Malibu
era che l’artista aveva gettato nel Fosso le sue sculture, ancora incompiute, perché era insoddisfatto del lavoro. Un critico entusiasta ha anche pubblicato un libro: Le due pietre ritrovate di AMEDEO MODIGLIANI.
Le false teste di Modigliani Ma si trattava di una burla, di uno scherzo organizzato da alcuni studenti livornesi che avevano scolpito personalmente le teste e le avevano buttate nel Fosso Reale. Zeri aveva subito capito che erano false e ha invitato in una sua  trasmissione televisiva gli studenti, che "in diretta" e con il trapano Black&Deker hanno realizzato in pochi minuti altre teste di Modigliani.
Il libro, naturalmente, è stato subito ritirato dalle librerie.
 
L'ultima sua memorabile polemica riguarda uno dei "pezzi sacri" dell'archeologia, il Trono Ludovisi, una scultura considerata un capolavoro dell'arte della Magna Grecia nel  V secolo a.C.: Zeri ha infatti appoggiato la tesi di un critico americano che sostiene che il trono è un falso, realizzato nell'Ottocento. Per questa posizione si è inimicato gran parte del mondo accademico. Trono Ludovisi, scultura in marmo del V secolo a.C. (Roma, Museo di Palazzo Altemps)
 
Il cammino di Federico Zeri non si è mai incrociato con quello di Eric Hebborn, uno dei "ladri" più abili, impertinenti (e simpatici) del Novecento. Morto in circostanze poco chiare nel 1996 a Roma, dove viveva, Hebborn affermava di aver imbrogliato galleristi, direttori di museo, storici dell'arte, collezionisti di tutto il mondo e che molte delle sue mille opere (tra quadri a olio e, soprattutto, disegni) erano esposte sia in collezioni private che in musei pubblici. 
British Museum di Londra, Metropolitan Museum di New York, National Gallery di Ottawa: questi sono solo alcuni tra i grandi musei in cui si trovano (secondo Hebborn) i suoi falsi  Piranesi, Corot, Turner, Pontormo, Mantegna, Gainsborough, Parmigianino.

Questo "re dei falsari" diceva di voler "far capire quanto sono ignoranti coloro che si occupano di arte e si permettono perfino il lusso, sapendo ben poco, di dare dei

Un disegno di Eric Hebborn "alla maniera di" Giovan Battista Piranesi (1720-1778), conservato nel Nationalmuseet di Copenhagen giudizi. Un tempo a giudicare erano gli artisti: oggi, invece, gente a cui spesso manca perfino la grammatica". E si vantava di aver "trattato sempre e soltanto con gli esperti, perché è disonesto ingannare un privato incompetente; io non ho mai detto "questa è un'opera di": sono stati sempre i critici a fare delle attribuzioni".
 
 
ESERCIZIO N. 1: TEST DI COMPRENSIONE
  
1. Quale dei seguenti oggetti è "un gioiello"?
(a) un bicchiere antico  (b) una scultura in marmo (c) un bracciale d'oro (d) una pittura a olio

2. Che cosa si può fare con una coppa?
(a) si può bere (b) si può mangiare (c) si può giocare (d) si può suonare

3. Nella favola di Cappuccetto Rosso quale di questi personaggi è presente?
(a)
una guardia (b) un ladro (c) un falsario (d) un cacciatore

4. Che lavoro faceva Federico Zeri?
(a) la guardia (b) il cacciatore (c) il ladro (d) il critico d'arte

5. Cosa è una "tunica"?
(a) un vestito da sera (b) una camicia senza colletto (c) un camicione che arriva fino ai piedi (d) una giacca colorata

6. Quale di questi animali è famoso per il suo "fiuto"?
(a) il gatto (b) il cane (c) la volpe (d) il serpente

7. Quale di queste scritte è possibile trovare su una porta all'interno di un museo?
(a)
vietato l'ingresso alle donne (b) vietato l'ingresso agli ignoranti (c) vietato l'ingresso ai non addetti ai lavori (d) vietato l'ingresso ai ladri

8. Perché Federico Zeri si è dimesso da garante del Paul Getty Museum?
(a)
perché il museo ha pagato 7 milioni di dollari la statua di un kuros (b) perché la statua del kuros è stata ritirata dal museo (c) perché una statua greca non deve stare a Malibu (d) perché il museo ha comprato una statua che secondo Zeri era falsa

9. Cosa faceva (qualche volta) Federico Zeri per capire se una statua era falsa o autentica?
(a)
la leccava (b) la toccava (c) la odorava (d) la mangiava

10. Che cos'è un'opera "incompiuta"?
(a)
un'opera falsa (b) un'opera non finita (c) un'opera di Modigliani (d) un'opera antica

11. Chi è Modigliani?
(a) un artista dell'ottavo secolo (b) un artista del nono secolo (c) un artista del diciottesimo secolo (d) un artista del diciannovesimo secolo

12. Le teste di marmo ritrovate nel Fosso Reale di Livorno erano:
(a)
dei falsi (b) delle sculture di Modigliani (c) delle teste di marmo antiche (d) delle pitture moderne

13. Che cos'è una "burla"?
(a)
una scultura falsa (b) una pittura falsa (c) un marmo lavorato con il trapano BlackDeker (d) uno scherzo

14. Chi aveva scolpito le false teste di Modigliani?
(a) Federico Zeri (b) Eric Hebbron (c) dei ragazzi livornesi (d) Amedeo Modigliani

15. Cos'è un trono?
(a)
la sedia di un re (b) la sedia del signor Ludovisi (c) una scultura in marmo della Magna Grecia (d) un falso realizzato nell'Ottocento

16. Quanti falsi ha dipinto Eric Hebborn?
(a) più di 300 (b) più di 600 (c) più di 900 (d) più di 1.200

17. Che rapporto c'era fra Federico Zeri e Eric Hebborn?
(a) si sono conosciuti prima del 1996 (b) si sono conosciuti dopo il 1996 (c) non si sono mai conosciuti (d) i loro destini si sono incrociati una volta

 
 
ESERCIZIO N. 2: FORME DEL PASSATO PROSSIMO
(volgere i verbi dal presente al passato prossimo indicativo)
Es.: Federico Zeri è un critico - Federico Zeri è stato un critico
  
1. In Italia esistono molti falsari ________________________________
2. Un falsario scolpisce una statua "alla maniera di" un artista _________________________________
3. Io riproduco un dipinto ________________________________________
4. Il critico capisce l'autenticità di un'opera ___________________________________
5. L'Academie des Beaux-Arts di Parigi ammette solo 15 stranieri ______________________________
6. I critici scoprono alcuni falsi ___________________________________________
7. Federico Zeri ritiene un falso la statua del kuros ________________________________________
8. Il museo spende molti dollari per quella statua _________________________________________
9. Un bravo critico si dimette  _________________________________________
10. Qualche critico attribuisce le teste di marmo a Modigliani __________________________________
11. L'ultima polemica di Zeri riguarda il "trono Ludovisi" _______________________________________
12. Un americano sostiene che il trono è falso ______________________________________________
13. Quel falsario vive a Roma ___________________________________________
14. Quel falsario espone le sue opere in molti musei _________________________________________
15. Hebborn dice che voleva imbrogliare solo i critici _________________________________________
 
 
ESERCIZIO N. 3: IL PLURALE
(volgere al plurale le frasi)
 
Un acquarello di Eric Hebborn "alla maniera di" Joseph Mallord William Turner (1775-1851) 1. Il falsario è una persona capace di riprodurre un'opera d'arte
2. Il cacciatore i falsi è una persona capace di capire l'autenticità di un'opera
3. Un grande conoscitore d'arte è stato poco apprezzato nell'ambiente universitario italiano
4. Quel falso è stato ritirato dal museo
5. Un critico ha attribuito la testa di marmo a Modigliani
6. Il libro è stato ritirato dalla libreria
7. Un falsario afferma che una sua opera è esposta in un museo