Matdid, materiali didattici di italiano per stranieri a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi, Scuola d'Italiano Roma |
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"O la borsa o la
vita" è la vecchia, tradizionale minaccia dei rapinatori da strada che puntando
un'arma contro un passante - possibilmente in un vicolo buio - erano
pronti a ucciderlo pur di avere il denaro contenuto nelle sue tasche. Diverso è il caso dei borsaioli o dei borseggiatori che invece sono specializzati nel rubare il contenuto delle borse in autobus affollati, senza fare uso di armi. Ma la parola borsa ha una
storia piuttosto lunga: in greco e poi in latino bursa era
un otre di pelle che serviva a contenere oggetti. Fino al XVII e XVIII
secolo i vestiti non avevano tasche e quindi portare con sé una borsa
era piuttosto normale. In epoca più moderna una borsa piccola (la
borsetta) fa parte solo dell'abbigliamento femminile. Le casalinghe
portano invece la borsa della spesa. Negli anni Settanta,
quando per gli uomini andavano di moda i pantaloni strettissimi che
avevano solo un piccolo taschino in cui poteva entrare al massimo una
moneta da cento lire, ha avuto un certo successo il borsello, una
orribile borsa di pelle che poteva contenere gli oggetti di prima
necessità, chiavi, portafoglio, documenti e sigarette. Chi non si
rassegnava all'uso del borsello ricorreva a trucchi più o meno eleganti
come mettere il pacchetto di sigarette nel calzino. |
Per uomini e donne funzionano invece la borsa dell'acqua calda, da mettere nel letto quando fa freddo, o la borsa del ghiaccio, da mettere sulla fronte se si ha la febbre. Viste le diverse funzioni della borsa è chiaro che ci sono parecchi modi di dire che si riferiscono a questa parola: avere la borsa piena o vuota (avere soldi o non averne), aprire o allargare la borsa (spendere soldi) o fare il contrario, cioè |
stringere i cordoni della
borsa (non tirare fuori il denaro). Insomma il concetto di borsa è
spesso, spessissimo legato a quello di denaro. E non a caso il
borsellino ha solo la funzione di tenere i soldi spiccioli.
La borsa di studio perciò indica quella somma di denaro messa a disposizione di uno studente perché possa continuare o approfondire i suoi studi: anche in questo caso il riferimento economico è perciò evidente. Tutt'altra storia però
è quella che si riferisce alla borsa intesa come borsa di
commercio o mercato (la borsa di Wall Street per esempio). |
Il nome borsa, in questo
senso, deriva probabilmente da una piazza di Bruges, in Belgio, dove
c'era un palazzo abitato dal XIV secolo da una famiglia di commercianti
di origine veneta che si chiamavano Della Borsa (e poi in
olandese Van
der Burse). Qui si riunivano i commercianti per trattare i loro
affari e stabilire prezzi di merci e servizi. Ma ora basta parlare di quest'argomento. A stare così tanto davanti al computer mi stanno venendo le borse sotto agli occhi! |