I VOLTI DI ROMA NEL SEICENTO
Roma ha assunto il suo aspetto attuale in gran parte nel XVII secolo,
grazie all'ambizione di papi come Paolo V Borghese, Urbano VIII
Barberini, Innocenzo X Pamphilj, Alessandro VII Chigi e all'opera di
grandi artisti arrivati in città, in cerca di gloria e di denaro, da
tutta italia e da mezza Europa. Il primo è il milanese Caravaggio, pittore anticonvenzionale e grande innovatore, interessato alla realtà e alla fede dei "semplici": le sue tele in San Luigi dei Francesi provocarono un grande scandalo, ma cambiarono il percorso dell'arte. Il secondo è il ticinese Francesco Borromini, forse il più grande architetto barocco, grande rivale di Bernini. Sua è la chiesa di Sant'Ivo alla Sapienza, famosissima per la sua forma originale e per la cupola, affascinante, elegante e "bizzarra". L'ultimo è il gesuita trentino Padre Pozzo, pittore ma anche teologo, matematico e studioso della scienza prospettica. Nella chiesa di Sant'Ignazio ha creato un ciclo di affreschi spettacolare che esprime molto bene lo spirito della Chiesa cattolica e della Controriforma. |