Matdid: Materiale didattico di italiano per stranieri aggiornato ogni 15 giorni a cura di Roberto Tartaglione e Giulia Grassi - Scudit, Scuola d'Italiano Roma

 
  Roberto Tartaglione


MADAMINA...

 
Un po' di musica. Dal Don Giovanni di Mozart: Madamina, il catalogo è questo. Spiegazione del testo

Un esercizio speciale sul congiuntivo (con correzione personalizzata)



LIVELLO INTERMEDIO 1

 

   

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Così fan tutte, Don Giovanni e Le nozze di Figaro sono la "trilogia italiana" delle opere di Mozart. Il Don Giovanni è stato scritto nel 1787, quando Mozart aveva 31 anni.

Il protagonista dell'opera, Don Giovanni, implacabile seduttore che fino alla fine rifiuta di cambiare e di pentirsi delle sue colpe, è un personaggio di grande impatto psicologico.

La trama del Don Giovanni la troverete facilmente su Internet. Qui vi proponiamo il testo di Madamina, il catalogo è questo una delle arie più celebri dell'opera. Leporello, il servitore di Don Giovanni, descrive a Donna Elvira le prodezze amorose del suo padrone.

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

   
UNA DELLE PIU' CELEBRI ARIE DEL DON GIOVANNI DI MOZART
 
 
Madamina, il catalogo è questo
Delle belle che amò il padron mio;
un catalogo egli è che ho fatt'io;
Osservate, leggete con me.

In Italia seicento e quaranta;
In Alemagna
duecento e trentuna;
Cento in Francia, in Turchia novantuna;
Ma in Ispagna son già mille e tre.

V'han fra queste contadine,
Cameriere, cittadine,
V'han contesse, baronesse,
Marchesane, principesse.
E v'han donne d'ogni grado,
D'ogni forma, d'ogni età.
 
Nella bionda egli ha l'usanza
Di lodar la gentilezza,
Nella bruna la costanza,
Nella bianca la dolcezza.

Vuol d'inverno la grassotta,
Vuol d'estate la magrotta;
È la grande maestosa,
La piccina è ognor vezzosa.

Delle vecchie fa conquista
Pel piacer di porle in lista;
Sua passion predominante
È la giovin principiante.

Non si picca – se sia ricca,
Se sia brutta, se sia bella;
Purché porti la gonnella,
Voi sapete quel che fa.
 
 
Señorita, éste es el catálogo / De
las bellas que amó mi patrón; /
Un catálogo que yo mismo hice; / Observe, lea conmigo.
/ En Italia, seiscientos cuarenta; / En
Alemania, doscientas treinta y
una; / Cien en Francia, en Turquía noventa y una, / ero, en España, son ya mil tres. / Entre éstas hay campesinas, / camareras, ciudadanas, / Hay condesas, baronesas, / marquesas, princesas. /
Y hay mujeres de todo grado, / Toda forma y toda edad.
A la rubia, él tiene costumbre /
De halagar la gentileza, / De la castaña, la constancia, / De la pálida, la dulzura. / Quiere para
el invierno a la gordita, / uiere
para el verano a la flaquita; / la corpulenta es majestuosa, / y la pequeña es más graciosa. / A las viejas las conquista / Por el placer de ponerlas en la lista; / Su
pasión predominante / Es la joven principiante. / No le importa que
sea rica, / Que sea fea, que sea bella; / Mientras lleve la pollera, / Usted sabe lo que hará.

My dear lady, this is a list / Of the beauties my master has loved, / A list which I have compiled./ Observe, read along with me. / In Italy, six hundred and forty; / In Germany, two hundred and thirty-one; / A hundred in France; in Turkey, ninety-one; /But in Spain already one thousand and three. / Among these are peasant girls, / Maidservants, city girls, / Countesses, baronesses, ( Marchionesses, princesses, / Women of every rank,/ Every shape, every age. /With blondes it is his habit / To praise their kindness; / In brunettes, their faithfulness; / In the white-haired, their sweetness. / In winter he likes fat ones. / In summer he likes thin ones. / He calls the tall ones majestic. / The little ones are always charming. / He seduces the old ones / For the pleasure of adding to the list. / His greatest favourite / Is the young beginner. / It doesn't matter if she's rich, / Ugly or beautiful; / If she wears a skirt, / You know what he does.


Meine liebe Dame, diese ist eine Liste /Von den Schönheiten, die mein Meister hat, liebte, / Eine Liste, die ich kompiliert habe. /Beobachten Sie, lesen Sie zusammen mit mir. / In Italien, sechs in hundert und in vierzig; /In Deutschland, in zweihundert und in thirty-one; / Hundert in Frankreich; in der Türkei einundneunzig; /Aber in Spanien bereits tausend und drei. / Unter diesen sind ländliche Mädchen, /Magde, Stadtmädchen, / Gräfinnen, Baronesses, / Marchionesses, Prinzessinnen, /Frauen jedes Rank, / Jede Form, jedes Alter. /Mit Blondinen ist es seine Gewohnheit / Ihre Freundlichkeit preisen; / In den brunettes ihr Pflichtgefühl; /Im weiß-behaarten ihre Süsse. / Im Winter mag er Fett eine. / Am Sommer mag er dünn eine. / Er nennt die hohen majestätisch. / Das wenig eine bezaubern immer. / Er seduces die alten
Für das Vergnügen des Hinzufügens der Liste. / Sein größter Liebling / Ist der junge Anfänger. /  Es macht nicht aus, wenn sie reich ist, / Häßlich oder schön; / Wenn sie einen Petticoat trägt, / Sie wissen, was er.


Belle Dame, regardez cette liste  / des conquêtes que fit mon beau maître / catalogue dressé par moi-même! /  Je vous prie, lisez avec moi: / Italie, voyez, six cent trente / Allemagne, deux cent trente et une / cent en France, et soixante en Turquie!  / Mais en Espagne, déjà mille et trois.
Voyez, des villageoises, / des soubrettes, des bourgeoises, / des comtesses, des duchesses,/ des marquises, des princesses, / des femmes de tout âge, /et de tout rang. / Chez la blonde, il a coutume  / de goûter la douceur. / Chez la brune, c'est la constance; / chez la palotte, la douceur. / Pour l'hiver la grassouillette; / pour l'été la maigrelette! / Si la grande est plus noble, / la petite est plus gracieuse. / Les matrones sont fort bonnes / pour le petit plaisir de les inscrire! / Mais sa passion dominante, / c'est la jeune débutante. / Toute femme, toute fille, / la vilaine comme la gentille, / tout ce qui porte jupe.. / Vous savez ce qu'il en fait...
 


Le traduzioni del testo (prese da Internet), come ci hanno segnalato, sono... bruttine. Stanno qui solo per aiutare un po' i lettori meno "bravi in italiano". Se troveremo qualcosa di meglio, o se vorrete inviarcelo, possiamo sostituirle. Ma la traduzione non è il centro dei nostri - e dei vostri - interessi!
 


SPIEGAZIONE DEL TESTO CON QUALCHE NOTA LINGUISTICA

Madamina - Viene dal madame francese (mia dama, mia signora). Si usava in italiano antico per indicare la moglie di un nobile, una donna di alto prestigio sociale. -ina naturalmente è un diminutivo cortese riferito alla giovane età della donna (un po' come signora/signorina).

Il catalogo è questo delle belle che amò il padron mio (questo è il catalogo delle belle che il mio padrone ha amato) - "Catalogo" è parola che viene dal greco e indica una lista sistematica, una raccolta di dati enumerati. Oggi si usa anche come sinonimo di depliant o di brochure pubblicitaria.

Un catalogo egli è che ho fatt'io (questo è un catalogo che ho fatto io).

Osservate, leggete con me: imperativo con il "voi" di cortesia, forma ancora in uso nel sud-Italia per rivolgersi con rispetto a una persona, senza il "distacco" che provocherebbe un "Lei".

In Italia seicento e quaranta - Comincia l'elenco delle donne conquistate da Don Giovanni.

In Alemagna
duecento e trentuna (in Germania duecentotrentuno) - Almagna (o Alemagna o Almannia) è il vecchio nome della Germania, la terra degli Alemanni. Il numero duecentotrentuno, come tutti i composti con -uno, si concordava al maschile e al femminile.

Cento in Francia, in Turchia novantuna, ma in Ispagna son già mille e tre - La pronuncia di s+consonante in italiano suona estremamente forte. I nomi maschili che cominciano con s+consonante, richiedono una "vocale di appoggio" e per questo usano l'articolo LO e UNO (e non IL o UN che provocherebbero una sequenza di tre consonanti praticamente impronunciabile). Allo stesso modo quando il nome in s+consonante è preceduto da una parola che termina anche lei in consonante (la preposizione IN per esempio) è possibile creare una vocale di appoggio i- prima del nome: in Ispagna (invece che in Spagna). Ma anche per iscritto (invece che per scritto).

V'han fra queste contadine, cameriere, cittadine (Fra queste ci sono contadine, cameriere e cittadine) - Contadine sono le abitanti del "contado" cioè della campagna, contrapposte a cittadine

che sono le abitanti della città. Cameriere sono le donne della servitù "addette alla pulizia della camera" (in un secondo momento il significato si estende a "persona di servizio" in generale).


V'han contesse, baronesse, marchesane, principesse
(ci sono contesse, baronesse, marchese e principesse) - V'han, ovvero vi hanno, corrisponde al più moderno ci sono. Gli altri sono tutti titoli nobiliari, contessa, baronessa, marchesa o principessa.

E v'han donne d'ogni grado, d'ogni forma, d'ogni età (e ci son donne di ogni grado, di ogni forma e di ogni età) - Di ogni grado sociale, di ogni aspetto e di ogni età.

Nella bionda egli ha l'usanza di lodar la gentilezza, nella bruna la costanza, nella bianca la dolcezza (Lui è solito far complimenti alle le donne, alla bionda per la sua gentilezza, alla bruna per la sua costanza, alla bianca per la dolcezza)

Vuol d'inverno la grassotta, vuol d'estate la magrotta (Vuole d'inverno quella un po' grassa e d'estate quella un po' magra) - L'alterazione di nomi o aggettivi attraverso il suffisso -otto non è rara in italiano. In molti casi dà un senso di "un po', abbastanza, piccolo" e spesso con una connotazione benevola e affettuosa (bambolotto, orsacchiotto, passerotto, anzianotto e anche giovanotto). In molti casi questa terminazione è stata così assorbita dal nome che il "valore alterativo" si è perso e sono nati nuovi sostantivi "indipendenti" (giubbotto, gabbiotto, pellicciotto, salotto, candelotto, spinotto, risotto). Il suffisso -otto può anche attenuare il valore di un termine negativo (fessacchiotto, sempliciotto). 

È la grande maestosa, la piccina è ognor vezzosa (la grande è maestosa, la piccina è sempre vezzosa) - Vezzosa ha una serie di significati che slittano da smorfioso a grazioso. In questo contesto significa comunque attraente, maliziosamente carina.

Delle vecchie fa conquista pel piacer di porle in lista; sua passion predominante è la giovin principiante (conquista le vecchie solo per il piacere di metterle nella lista; ma la sua passione principale sono le giovani inesperte) -

Non si picca se sia ricca, se sia brutta, se sia bella; purché porti la gonnella, voi sapete quel che fa (
non si preoccupa se sia brutta o bella: purché porti la gonnella voi sapete quello che fa) - Piccarsi è un termine che originariamente significa "pungersi": non si picca significa perciò non si offende, non si disturba, non si crea problemi. La radice del verbo piccarsi è la stessa che troviamo nell'aggettivo piccante, riferito appunto a un sapore forte e pungente.

 

   
 

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